Artrite reumatoide: sintomi, cause e trattamenti

L'artrite reumatoide è una malattia autoimmune cronica che causa infiammazione, dolore e deformazione delle articolazioni

Pubblicato: 6 Maggio 2024 09:02

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica che interessa le articolazioni, ma non solo. In alcune persone, infatti, può danneggiare un’ampia varietà di sistemi corporei, tra cui la pelle, gli occhi, i polmoni, il cuore e i vasi sanguigni. Si tratta di una patologia autoimmune, che si verifica cioè quando il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti del proprio corpo.

Colpisce il rivestimento delle articolazioni, causando un gonfiore doloroso che talvolta può provocare erosione ossea e deformità articolare. È proprio l’infiammazione associata all’artrite reumatoide che può danneggiare anche altre parti del corpo. La malattia può causare disabilità fisiche anche importanti, ma negli ultimi anni le opzioni di trattamento sono migliorate.

Cos’è l’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune, provocata cioè da un “errore” del sistema immunitario, il sistema di difesa dell’organismo. Normalmente, il sistema immunitario aiuta a proteggere il corpo da infezioni e malattie. Nell’artrite reumatoide, esso, per un anomalo funzionamento, non attacca i “nemici”, bensì i tessuti sani delle articolazioni.

Vengono prodotte particolari proteine, le citochine che, per una serie di reazioni, provocano l’infiammazione dell’articolazione e favoriscono l’aggressione alle ossa, alla cartilagine e agli altri tessuti connettivi. Se non si interviene, con il passare del tempo, la membrana sinoviale (strato di rivestimento interno della capsula articolare) si ispessisce e si trasforma in un tessuto infiammatorio che invade tutta l’articolazione e che degrada il tessuto articolare, connettivo e osseo.

Per questa ragione, l’osso può venire progressivamente distrutto e l’infiammazione può estendersi ad altre strutture articolari, come tendini e legamenti. Con gli anni, l’infiammazione può coinvolgere, gradualmente, altri organi tra cuore, polmoni, nervi, occhi e pelle.

Le cause dell’artrite reumatoide 

L’eziologia dell’artrite reumatoide rimane oggetto di studi e non è ancora completamente compresa. Tuttavia, l’ipotesi più accreditata è che una predisposizione genetica interagisca con specifici fattori ambientali, tra cui agenti patogeni come alcuni virus e batteri, innescando la risposta infiammatoria cronica tipica della patologia. Le mutazioni genetiche potrebbero infatti rendere il sistema immunitario più suscettibile a rispondere in modo anomalo a questi stimoli esterni.

I fattori di rischio identificati nel corso degli anni includono una serie di variabili biologiche e di stili di vita che possono incrementare la possibilità di sviluppare la malattia:

In sintesi, la complessa interazione tra genetica, fattori ambientali, ormonali e comportamentali gioca un ruolo chiave nell’insorgenza dell’artrite reumatoide, rendendo cruciale un approccio clinico attento e personalizzato per la gestione del rischio e il trattamento della patologia.

Quali sono i sintomi dell’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide si manifesta con alcuni segni e sintomi come:

Circa il 40% delle persone che hanno l’artrite reumatoide manifesta anche segni e sintomi che non coinvolgono le articolazioni. Le aree che possono essere interessate includono: pelle, occhi, polmoni, cuore, reni, ghiandole salivari, tessuto nervoso, midollo osseo, vasi sanguigni.

I segni e i sintomi dell’artrite reumatoide possono avere gravità e durata variabile. Periodi di maggiore attività della malattia, chiamati riacutizzazioni, si alternano a periodi di relativa remissione, quando il gonfiore e il dolore svaniscono o scompaiono. Nel tempo, l’artrite reumatoide può causare la deformazione delle articolazioni e il loro spostamento fuori posto.

Come esordisce l’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide precoce tende a colpire prima le articolazioni più piccole, in particolare le articolazioni che attaccano le dita alle mani e le dita dei piedi ai piedi stessi. Con il progredire della malattia, i sintomi spesso si diffondono a polsi, ginocchia, caviglie, gomiti, anche e spalle. Nella maggior parte dei casi, i sintomi si verificano nelle stesse articolazioni su entrambi i lati del corpo.

Le complicanze dell’artrite reumatoide

L’artrite reumatoide aumenta il rischio di sviluppare:

Quali esami si fanno per l’artrite reumatoide 

In caso di fastidio e gonfiore persistenti alle articolazioni è bene rivolgersi al proprio medico, che potrebbe poi inviare a uno specialista in reumatologia. L’artrite reumatoide può essere difficile da diagnosticare nelle sue fasi iniziali perché i primi segni e sintomi sono simili a quelli di molte altre malattie e possono trarre in inganno.

Durante l’esame fisico, il medico controllerà le articolazioni per rilevare gonfiore, arrossamento e calore; inoltre raccoglierà un’approfondita anamnesi per comprendere le caratteristiche, le tempistiche e le associazioni dei dolori descritti dal paziente.

Generalmente lo specialista prescriverà alcuni approfondimenti diagnostici per confermare l’ipotesi formulata durante la visita. Le analisi del sangue che vengono solitamente richieste ricercano segni di infiammazione e guardano alla presenza di anticorpi associati all’Artrite Reumatoide:

Il medico può consigliare poi l’esecuzione di una radiografia e/o una risonanza magnetica per monitorare la progressione della situazione nel tempo e lo stato delle strutture ossee affette.

Curare l’artrite reumatoide

Purtroppo non esiste una cura definitiva per l’artrite reumatoide, ma gli studi clinici indicano che la remissione dei sintomi è più probabile quando il trattamento inizia precocemente con i farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD). Oggi i medici hanno a disposizione diverse cure farmacologiche: i tipi di medicinali raccomandati dal medico per il singolo caso dipenderanno dalla gravità dei sintomi e dall’epoca di comparsa della patologia. I più usati sono:

Quando serve la chirurgia per l’artrite reumatoide

Se i farmaci non riescono a prevenire o rallentare il danno articolare, il medico potrebbe consigliare un intervento chirurgico per riparare le articolazioni danneggiate, ridurre il dolore e migliorare la mobilità. La chirurgia di questa forma di artrite può comportare una o più delle seguenti procedure:

Il medico potrebbe indirizzare la persona da un fisioterapista o terapista occupazionale per imparare degli esercizi specifici che aiutano a mantenere flessibili le articolazioni. Il terapeuta può anche suggerire nuovi modi per svolgere le attività quotidiane che aiutino a proteggere le articolazioni, per esempio raccogliere un oggetto usando gli avambracci.

In alcuni casi è utile il ricorso a dispositivi di assistenza, che evitano di stressare ulteriormente le articolazioni doloranti, come un coltello da cucina dotato di impugnatura che aiuta a proteggere le articolazioni delle dita e del polso e i ganci per bottoni che possono facilitare la vestizione.

Fonti bibliografiche:

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