Biagio Antonacci, cantante: biografia e curiosità

Biagio Antonacci, uno dei più importanti cantautori della nostra musica, ha iniziato la sua carriera in modo curioso. Sai davvero tutto su di lui?

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Martina Dessì

Lifestyle Specialist

Content editor di tv, musica e spettacolo. Appassionata di televisione da sempre, designer di gioielli a tempo perso: ama i particolari, le storie e tutto quello che brilla.

Pubblicato: 22 Ottobre 2017 18:15Aggiornato: 4 Gennaio 2025 10:13

Autore, cantautore, uomo carismatico e molto più che ex genero di Gianni Morandi. Biagio Antonacci è oggi uno degli artisti più amati della nostra musica, apprezzato non solo per il suo talento nella scrittura ma anche per la capacità di leggere nell’animo più profondo dei suoi colleghi, per i quali ha scritto brani memorabili. Uno degli esempi più eclatanti è Laura Pausini, che col tempo è diventata anche una sua grande amica, ma la sua carriera inizia quand’è ancora giovanissimo e in maniera del tutto inusuale.

Chi è Biagio Antonacci

Biagio Antonacci nasce il 9 novembre 1963 a Milano. Suo padre, Paolo, proveniva da Ruvo di Puglia ed è morto nel 2014 mentre sua madre è di origine milanese. L’artista trascorre la sua infanzia a Rozzano, nella periferia di Milano, ed è proprio qui che inizia la sua passione per la musica. Impara a suonare il primo strumento, che non è la chitarra ma la batteria, e inizia a collaborare con diverse band della zona con cui inizia a esibirsi dal vivo.

Nel frattempo, continua a frequentare la scuola e si diploma da geometra. Dopo la maturità sceglie quindi di arruolarsi nell’Arma dei Carabinieri ed entra a far parte dell’istituto Allievi alla caserma Cernaia Torino. Alla fine del corso, inizia a prestare servizio presso la Caserma di Garlasco. Qui entra in contatto con Ron, che in quegli anni si trovava da quelle parti, e fa di tutto per conoscerlo e fargli sentire la sua musica. La sua perseveranza viene premiata subito e Rosalino Cellamare, colpito dal suo talento, lo fa conoscere a Gaetano Curreri, cantautore e musicista, nonché leader degli Stadio e band di supporto di Lucio Dalla.

La carriera

Il suo percorso artistico inizia praticamente subito e si avvia con l’apertura di un concerto degli Stadio. Nel 1988 è fra i partecipanti delle Nuove Proposte del Festival di Sanremo senza però riuscire ad arrivare in finale, ma l’anno seguente, dopo aver ottenuto il suo primo contratto discografico, esce il suo primo disco Sono cose che capitano.

Il secondo album, Adagio Biagio (1991), gli consente di farsi conoscere meglio, ma è con Liberatemi (1992) che arriva il primo vero successo. Trainato dall’omonimo singolo, l’album lo consacra al grande pubblico, portandolo in tour in tutta Italia. La sua fama cresce ulteriormente negli anni ’90 con album come Biagio Antonacci (1994) e Il mucchio (1996), che includono brani memorabili come Se io, se lei e Non è mai stato subito. La sua capacità di mescolare melodie accattivanti con testi profondi e personali lo rende un punto di riferimento per il pubblico italiano.

Con l’arrivo del nuovo millennio, Biagio Antonacci si conferma come uno degli artisti più apprezzati della nostra musica. L’album Tra le mie canzoni (2000) è una raccolta dei suoi successi, mentre 9 novembre 2001 (2001) apre un nuovo capitolo della sua carriera.  L’uscita di Convivendo – Parte 1 (2004) e Convivendo – Parte 2 (2005) segnano un cambiamento nel suo stile musicale, orientato verso sonorità più sperimentali e contemporanee. Questi lavori sulla lunga distanza gli valgono il plauso della critica e un successo commerciale senza precedenti, con milioni di copie vendute. Vicky Love (2007) e Inaspettata (2010), consolidano ulteriormente la sua popolarità. Brani come Pazzo di lei e Se fosse per sempre diventano delle hit radiofoniche e confermano la sua capacità di scrivere canzoni che conquistano il pubblico.

Le collaborazioni artistiche

Uno degli aspetti più interessanti della carriera di Biagio Antonacci è la sua propensione a collaborare con altri artisti. Fin dagli inizi, ha lavorato con nomi di rilievo della nostra musica, che gli ha permesso di arricchire il suo repertorio con influenze diverse. Tra le collaborazioni più celebri c’è quella con Laura Pausini. I due sono legati da una lunga amicizia e hanno condiviso il palco in diverse occasioni, tra cui un tour congiunto che hanno impreziosito con il brano inedito In questa nostra casa nuova. Antonacci ha scritto per lei brani di grande successo, come Tra te e il mare, Vivimi e Lato destro del cuore, che restano alcuni dei capisaldi del repertorio della cantante romagnola.

Ha collaborato con Eros Ramazzotti, con cui condivide non solo un’amicizia personale, ma anche una visione artistica comune. Nel 2015, i due hanno duettato nel brano Ci vuole un altro cuore, un incontro musicale che ha emozionato il pubblico di entrambi.

La vita privata

Nonostante la sua notorietà, Biagio Antonacci è sempre stato piuttosto riservato riguardo alla sua vita privata. È noto che abbia avuto una lunga relazione con Marianna Morandi, figlia di Gianni Morandi. Dalla loro unione sono nati due figli, Paolo – che ha seguito le orme paterne ed è un cantautore – e Giovanni, ai quali è profondamente legato. Anche dopo la separazione, il loro rapporto è rimasto cordiale, a testimonianza della sua attenzione verso i valori familiari.

È legato a Paola Cardinale dal 2004, più giovane di 13 anni, che l’ha reso padre per la terza volta nel 2022. La nascita di Carlo, arrivato in età matura per il cantante, è stata una grande gioia per entrambi ma anche qualcosa di inaspettato e che l’ha messo di fronte a una prova che non aveva ancora affrontato. “Mio desiderato amore, è inverno e questa sembra una notte qualunque, poca luna, stelle a ciuffi, alberi ancora nudi. Invece è una notte di guerra. In questo tempo ferito, pieno di graffi e spigoli che non siamo riusciti a curare, pensare al tuo futuro sembra quasi impossibile, ma non posso fare altro perché il futuro sei tu. Oggi per la prima volta mi hai sorriso, un sorriso vero, con cui hai fatto sembrare questa Terra una volta ancora pura, un luogo di possibilità”, aveva scritto per l’ultimo arrivato in famiglia.

Parla poco della sua famiglia, ma in passato ha parlato del rapporto con la figlia della sua compagna e con i suoi ragazzi, che oggi sono adulti e si godono la felicità di avere un fratellino piccolo: “Vivo con Benedetta, la figlia di Paola. Ti hanno detto che papà vuol dire che quel figlio l’hai fatto tu, quindi io so che non sono suo padre, anche se per lei ho avuto l’amore e le attenzioni di ogni papà. E poi quando ci raggiungono anche i miei figli – Paolo e Giovanni – siamo semplicemente una famiglia, e loro sono fratelli, anche se non si chiamano così e anche se non hanno un legame di sangue. A loro non è mai importato niente, non hanno mai avuto bisogno di dare un nome al rapporto: per i bambini le cose sono intuitive”.